IL POZZO
Secchi di gocce lungo le scale
Braccia pesanti che fanno male
Foschi ricordi di un fare lontano
Quando il lavoro segnava la mano
Ora ti osservo mio pozzo solcato
Tutte le corde che hanno segnato
Per lunghi anni sudato sudore
Attinger l’acqua tirare per ore
E ora che in te si specchia la luna
Getto un soldino e spero…
Fortuna ..
SIAMO UMBRI
Lungo le sponde del fiume dorato
Scende giù Sciarra l’illuminato
Corre in aiuto di povera gente
Garzon di terra che vive di niente
Ora quei tempi io vi rammento
Correva circa l’anno 300
Il popolo umbro era schiacciato
Dal longobardo vile soldato
Così che Sciarra quella mattina
pregna di sangue fredda di brina
Scese possente, gigante fiero
Inalberato sul suo destriero
Porta con se gente natia
Un incredibile cavalleria
Tutti ragazzi pronti a pugnare
Ma al longobardo non sottostare
E fu’ nel mentre ,come bufera
Dal cielo un aquila enorme e nera
Segno divino colpi’ il longobardo
Fuggito tosto , con fare vigliacco
Siena e Viterbo erano salvi
Riconoscenti mai troppo tardi
Ed oggi sul muro dei prodi priori
Il nostro stemma fa’ mostra li’ fuori
Aquila bella becco dorato
Che quelle genti un di’ ci ha donato
E ci ricorda che popolo siamo
Anche se a volte non rammentiamo
Il cuore impavido che in petto batte
Fa’ cenci al mondo spalanca le porte
E se qualcuno per caso .. disturbi..
Gli ricordiamo … siam noi ..,
Siamo UMBRI..
ARIA DI FESTA
Nebbie fitte del mattino
Legna e fuoco nel camino
Aria fredda nella mente
E coprirsi è conveniente
Pranzi caldi al focolare
Cose buone da mangiare
Di profumi di ricordi
E di splendidi tramonti
Scorre lungo le stradine
Il ricordo delle brine
Del profumo le ginestre
I vestiti per le feste
I mercati del rione
Sempre pieni di persone
Luoghi sempre tanto amati
Desideri ritrovati
Ogni volta poi andar via
Era sempre un’agonia
Mi domando e nella testa
Questa cosa ancora resta
Cosa lega poi un bambino
ad un luogo a lui vicino?
Forse solo quel sentire ,
Delle fronde lo stornire
L’ Aria buona nei polmoni
O l’arrosto dei piccioni ?
Scherzo , rido, canto e ballo
Quando riesco a ritrovarlo
Quel paese benedetto,
Che per sempre porto in petto.